Sharing mobility, servizi in ripresa: i dati tornano al periodo pre-Covid. Un veicolo condiviso su tre è un monopattino elettrico.
Le restrizioni per Covid non hanno frenato la sharing mobility, considerata come la nuova frontiera della mobilità. La pandemia ha dato un duro colpo al settore dei trasporti e della mobilità, ma la sharing mobility ha resistito e anzi ha fatto registrare un balzo in avanti per quanto riguarda diversi settori.
I dati sulla sharing mobility
I dati sono quelli pubblicati da lesscars.it. Nel corso del 2021 i servizi di sharing hanno fatto registrare un considerevole aumento recuperando il gap con il calo causato dal Covid e tornando addirittura ai livelli pre-pandemia.
Tra i servizi di sharing, quello di scootersharing è quello che ha fatto registrare una ripresa più rapida. L’ultimo servizio a recuperare terreno è il car sharing. I dati confermato la consacrazione del monopattino come nuovo mezzo di trasporto.
Nonostante l’Italia dal punto di vista di normative e di educazione stradale non sia ancora al passo con i tempi, i monopattini stanno assumendo un ruolo predominante nel contesto della sharing mobility. Dati alla mano, un veicolo condiviso su tre è un monopattino. Si tratta di numeri indicativi sull’affermazione del nuovo mezzo di trasporto, in grado di superare le difficoltà pratiche legate alla sicurezza e alla normativa che ne regola l’uso.
Frena il carsharing
Per quanto riguarda i dati nel dettaglio, il servizio di carsharing è quello che ha risentito maggiormente degli effetti della pandemia. Le restrizioni sugli spostamenti, il coprifuoco e il lockdown hanno pesato sugli spostamenti in auto. E il servizio è stato quello che ha recuperato terreno più lentamente rispetto agli altri.